Traumi
Esistono vari tipi di eventi traumatici dove il trattamento osteopatico può essere particolarmente idoneo e specifico.
I principali traumi che possiamo distinguere sono:
• Trauma sportivo: diverse discipline sportive sottopongono a massime e particolari sollecitazioni funzionali la struttura muscolo-scheletrica dell'atleta. Anche alcuni traumi, spesso sottovalutati, possono portare nel tempo all'instaurarsi di problemi sia del sistema locomotore che a livello di altri distretti corporei. Questi disturbi spesso si evidenziano non all'inizio della stagione, bensì quando l'equilibrio del corpo non è più in grado di compensare il gesto atletico ripetuto durante la prestazione fisica.
Dunque, tutti quei traumi trascurati o sottovalutati dello sportivo professionista e dilettante, possono essere causa di recidive importanti, che costringono l'atleta al riposo forzato, e, a lungo termine, possono predisporre quest'ultimo ad una condizione degenerativa progressiva. Per questo motivo, sempre più spesso atleti e squadre professionistiche si affidano all'osteopatia sportiva, al fine di prevenire infortuni che possano compromettere la stagione agonistica.
Il trattamento osteopatico è in grado di favorire il mantenimento e il miglioramento delle prestazioni sportive e la prevenzione di infortuni. L'osteopatia è fondamentale anche per lo sportivo non professionista, in materia di prevenzione, aiutandolo ad evitare traumi causati da tensioni muscolari e articolari.
In particolare, nel soggetto sportivo, tale aspetto è particolarmente importante date le sue ingenti richieste fisiche legate alla prestazione. Pertanto, anche una scorretta funzionalità del diaframma e/o un'alterata meccanica delle costole della gabbia toracica possono creare disturbi della respirazione ed andare ad inficiare sulla prestazione sportiva. Tale problematica non risulta così poco frequente negli atleti. L'Osteopata, dunque, permette di rilasciare le varie strutture viscerali ed articolari, non solo garantendo un ripristino fisiologico della respirazione, ma aumentando in maniera considerevole le performance dell'atleta stesso.
• Colpo di frusta: (incidente stradale automobilistico, incidente sul lavoro, forti cadute, tuffi, salti, shock sacrali).
Secondo il concetto osteopatico, il colpo di frusta (antero/posteriore, postero/anteriore, latero/laterale) è in grado di provocare molte più disfunzioni, e non solo a livello cervicale, di quanto si possa immaginare.
Durante il momento dell'impatto, infatti, il capo accumula parecchia energia cinetica e tende a spostarsi violentemente in avanti coinvolgendo nel suo movimento tutta la colonna fino all'osso sacro. Si instaurano squilibri membranosi, muscolari, legamentosi e osteoarticolari che possono manifestarsi anche tardivamente, da uno a sei mesi dopo lo shock, anche in distretti lontani dal punto del trauma subito.
La sintomatologia può manifestarsi con: dolori cervicali o dolori lombari, vertigini, acufeni, ipoacusia, disturbi della visione, mal di testa, insonnia, stanchezza cronica, parestesie alle braccia... L'osteopatia cervicale è in grado di trattare il colpo di frusta in maniera oltremodo specifica rispetto ad altre discipline.
A livello cervicale l'osteopata infatti tende innanzitutto a lavorare nei tessuti più profondi, liberando le tensioni della dura madre; quindi, effettua tecniche di riequilibrio del sistema fasciale per poi eseguire tecniche di riequilibrio vertebrale e degli annessi articolari, ove sente vi siano instaurati restrizioni meccaniche.
È proprio questo approccio olistico ed efficace che contraddistingue l'osteopata: egli infatti arriva a trattare la causa principale del problema e non solo i sintomi, recuperando l'equilibrio dell'intero organismo.
• Cicatrici (appendicectomia, taglio cesareo, tiroidectomia, laparoscopia, interventi chirurgici vari, ferite, abrasioni profonde, ustioni): la presenza di cicatrici pregresse trascurate, in particolare quelle che hanno creato in profondità aderenze cicatriziali, possono nel tempo essere la causa di alterazione posturale e divenire fonte di dolore, modificando l'equilibrio dell'atteggiamento posturale.
Infatti, a causa delle tensioni che si creano in virtù delle aderenze, si vengono ad instaurare trazioni e/o punti di fissazione (pivot) miofasciale, anche a distanza dalla cicatrice stessa. L'osteopata applica tecniche osteopatiche fasciali di rilascio, ripristinando la mobilità nei vari distretti corporei e facendo scomparire il dolore.